NON HO CHIESTO NULLA E HO RICEVUTO TANTO!

All’inizio di quest’anno sono venuta qui presso la tomba della Beata Liduina, accompagnata da alcune amiche in particolare una, che ha una grande devozione della Beata. Vedendo che da mesi zoppicavo perché avevo un’anca che mi doleva fortemente, mi dice: “ Ti accompagno io da una Suora che ti può aiutare!” Arrivata in questa Cappella sono rimasta stupita e commossa di questa luogo. Mi sono avvicinata alla tomba, ma non ho chiesto niente per me, bensì ho pregato per mia figlia e per la mia nipotina. Sono uscita dalla Cappella contenta e colpita da questa Beata. Il mattino dopo però, quando mi sono alzata, ho constatato che non sentivo più alcun dolore all’anca: stavo bene e camminavo bene! Ancor oggi a distanza di parecchi mesi sto bene. Oggi sono qui per ringraziarla e testimoniare quanto ha fatto per me. Grazie, beata Liduina! Antonia
Testimonianza di Carmen Testolin
Buongiorno Sr Bianca, mi scuso per il ritardo; come promesso durante il nostro incontro, Le invio un ricordo della mia infanzia che parla di Sr Liduina.
Mia nonna Elisabetta (nonna Betta per noi nipoti) era amica della mamma di Sr Liduina Meneguzzi. La signora Meneguzzi, nelle belle giornate, veniva in passeggiata a salutare la nonna e a scambiare due parole. Dopo i primi convenevoli su: come stai? Bella giornata oggi! i loro discorsi evocavano il periodo della seconda guerra mondiale.
Nonna Betta ricordava il figlio, zio Maurizio Testolin, morto a 20 anni il 16.8.40, in un bombardamento aereo (lui era meccanico motorista di aerei) e sepolto nella lontana Dire Dawa.
La signora Meneguzzi consolava nonna nell'affermare che la figlia Angelina, (Sr Liduina) in quel periodo prestava mansioni infermieristiche in un ospedale della zona, dove svolgeva la sua missione con grande passione ,disponibilità, e amorevole carità cristiana e la rassicurava che la figlia , appena aveva un momento libero, andava a pregare sulle tombe dei caduti e in particolare sulla tomba di zio Maurizio, suo compaesano, dove portava un fiore per conto dei suoi genitori lontani e impossibilitati a farlo personalmente.
Ogni volta che s'incontravano, i loro ricordi erano sempre gli stessi e ogni volta si salutavano asciugandosi una lacrima.
La saluto cordialmente. Carmen Testolin